Le rocce rosse dalle forme maestose, al tempo stesso creative e quasi mistiche creano un’atmosfera unica di cui gli States possono fare vanto. Ad aver fatto il giro del mondo sono i Grand Canyon dell’Arizona. Anche lo Utah però può vantare il suo piccolo Canyon, si chiama Bryce Canyon e dà il nome ad un parco nazionale protetto.
Il Bryce Canyon
In uno tra i più rocciosi degli stati federati, sorge questo piccolo altopiano, eroso nei secoli da venti, ghiaccio e piogge che hanno formato i cosiddetti “hoodoos”, ovvero delle particolari rocce a forma di pinnacoli, che possono raggiungere anche i 30 metri di altezza, distesi su una superficie di 145 Km quadrati.
Il parco nazionale del Bryce Canyon viene fondato ufficialmente nel 1928 (4 anni prima era stato proclamato monumento nazionale) ed è conosciuto, oltre che per la particolarità dei suoi scenari e le variegate colorazioni delle rocce, per la storia che questo luogo custodisce.
Infatti, numerose tracce testimoniano che il Canyon, a prima vista arido e poco ospitale, è stato una terra abitata già in epoca preistorica, da nativi americani e indiani. Furono i pionieri mormoni a renderlo più ospitale scavando dei canali di irrigazione che consentirono l’insediamento agricolo.
Oggi si può dividere geograficamente il Canyon in tre parti, con un dislivello di 650 metri e tre foreste: una di abeti, una di pini e una di ginepri e pini. Questa conformazione ha permesso l’insediamento di oltre un centinaio di specie faunistiche tra volatili e mammiferi. Falchi, puma, scoiattoli, ma anche rettili e anfibi. Non sarà difficile ammirarli magari durante una sosta presso un wiew point, dei punti panoramici come il Sunset o il Sunrise point, assolutamente da non perdere.
Il Bryce Canyon è un vero e proprio paradiso naturale, un’attrazione turistica dove flora e fauna creano uno spettacolo unico. Sono numerose le soluzioni per i forestieri che vogliano visitarlo, sia in auto, fermandosi nei wiew point disseminati in un percorso di circa 30 chilometri, oppure pernottando nei dintorni per godere di un avventuriero trail. Inoltre lo stesso parco mette a disposizione il Bryce Canyon Lodge, una completa struttura ricettiva con soluzioni per tutte le tasche, aperto da aprile ad ottobre.
Per godere appieno delle atmosfere che questo angolo di Utah regala, non si può evitare di percorrere almeno uno dei sentieri. Generalmente partono dai punti panoramici del Bryce Point o del Sunset Point e prevedono la discesa nella valle del Canyon garantendo passaggi spettacolari per ammirare da diversi lati gli straordinari “hoodoos” in tutta la loro bellezza con favolosi landscape che cambiano dopo pochi metri di cammino. Ne esistono undici, tutti segnati ovviamente, ma con differenti lunghezze e gradi di difficoltà. I trail più difficili richiedono oltre un giorno di percorso, ma per i più semplici e quelli di difficoltà media i tempi non superano le 24 ore.
Per chi non ha una grande esperienza si consigliano i quattro più facili, che non hanno dei grossi dislivelli o problemi di percorrenza, questi sono:
• Il BRISTLECONE LOOP, ovvero appena 1,6 km a/r immersi negli abeti rossi in cui non mancano punti panoramici;
• Il MOSSY CAVE, un piccolo sentiero di appena 1300 metri, al termine del quale scoprire, in estate, una splendida cascata;
• Il celebre Queen’s Garden, circa tre chilometri in cui poter godere di visuali esclusive che hanno reso questo sentiero uno dei più amati dei visitatori;
• Il RIM TRAIL che funge da ponte tra i punti panoramici del Sunrise e del Sunset, è diviso in più sezioni ma se percorso per intero si estende per oltre 16 kilometri.
Per chi ha lo spirito wild ben radicato ci sono invece altri 7 sentieri più impegnativi. I più difficili sono il Peek-a-Boo LOOP e il Riggs Spring LOOP. Il primo attraversa il Bryce Amphitheater, mentre il secondo comprende un lungo passaggio tra le foreste di abeti. Sempre restando in tema di alte difficoltà, chi volesse ammirare il China WAll o poderose formazioni rocciose comprese quelle del Tower Bridge deve assolutamente percorrere il trail del Fairyland LOOP.
Altri sentieri con difficoltà media sono il Tower Bridge, (che si percorre in parte nel già citato Fairyland LOOP), il meno conosciuto SWAMP CANYON, l’HAT SHOP ed infine NAVAJO TRAIL, molto battuto è la scelta ideale se non si sa quale dei sentieri scegliere perché permette delle visuali che da sole valgono il viaggio intrapreso.
Il Bryce Canyon è un parco organizzatissimo e le escursioni a piedi non sono l’unica attrazione. Non mancano infatti passeggiate a cavallo nei mesi estivi e sci di fondo in quelli invernali, corsi di astronomia con pratica in notturna, musei con mostre periodicamente allestite e festival.
Insomma un vero piccolo cosmo nel cuore dello Utah, dove i muri sono delle rocce uniche nel colore e nella forma.